Si sa gli amici sono coloro che ci fanno stare bene, i consiglieri fidati, sostenitori delle nostre vittorie e consolatori delle nostre sconfitte. Così come la luce di un faro, preannunciano sempre un approdo sicuro.
L’amicizia, veniva già decantata dai tempi di Aristotele che così la definiva nell’Etica Nicomachea: “l’amicizia è una virtù o s’accompagna alla virtù; inoltre essa è cosa necessarissima per la vita. Infatti nessuno sceglierebbe di vivere senza amici, anche se avesse tutti gli altri beni”.
Nel corso dei secoli si è perpetrata l’importanza di questo valore sino ad arrivare ad oggi, momento storico in cui ne è stata dimostrata anche la base scientifica.
Il verdetto arriva dalla California, dove due epidemiologi dell’Università di Yale, Lisa Berkam e Leonard Syme, hanno dimostrato come l’avere una buona rete sociale vuol dire avere meno disturbi psicologici, meno malattie fisiche e minor probabilità di morte.
I ricercatori hanno analizzato lo stato di salute e la rete sociale di 6.928 persone, tenendo presente il legame familiare, il numero di amici e l’appartenenza a gruppi o associazioni. La conclusione è stata la seguente: chi ha una rete sociale ridotta – in un arco di tempo preso in esame di nove anni- ha registrato complessivamente un tasso di mortalità doppio rispetto a chi ha una rete sociale estesa.