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Convegno Ogni Uomo è un Educatore

Sabato 12 giugno presso il Palazzo del Monte Frumentario di Assisi
Sabato 12 giugno presso il Palazzo del Monte Frumentario di Assisi Fondazione Paoletti ha avuto l’onore di ospitare presso il convengo “Ogni uomo èun educatore” alcune tra le menti più innovative ed impegnate nella ricerca pedagogia e neuroscientifica sul territorio italiano e in campo internazionale.

Sono alcune centinaia gli intervenuti alla manifestazione sia come uditori del convegno sia come fruitori dei laboratori educativi per grandi e piccini.

Moderatrice dell’incontro la dott.ssa Antonella Selvaggio, Direttore Scientifico dei progetti di FPP, si sono succeduti sei interventi di grande rilievo: Moshe Abeles, Direttore del Gonda Multidisciplinary Brain Reasearch Center, tra i piùavanzati centri di ricerca neuro scientifica al mondo; Luciano Mazzetti, Presidente dell’Opera Montessori sia in ambito nazionale che internazionale; Edoardo Martinelli allievo e prosecutore dell’attività di Don Lorenzo Milani; Raniero Regni, Docente di Educazione degli adulti e Pedagogia sociale presso LUMSA di Roma; Gaetano Mollo Docente di Pedagogia genrale presso l’Università di Perugia; Patrizio Paoletti, Presidente di Fondazione Paoletti e Fondazione L’Albero della Vita.

La relazione iniziale di Abeles ha evidenziato attraverso i riscontri di laboratorio alcuni concetti fondamentali per le discipline dell’apprendimento. Innanzitutto la plasticità del cervello “il cui rapporto col corpo – spiega il ricercatore – deve essere inteso in modo dinamico, non statico. A seguito di traumi, ad esempio, la relazione tra aree cerebrali e parti del corpo può cambiare per garantire continuità di funzionamento”. Inoltre, il professore ha sottolineato l’efficacia, per un apprendimento profondo, della creazione di contesti adeguati, che stimolino in modo specifico le aree cerebrali.

Luciano Mazzetti, studioso del lavoro di Maria Montessori, ha illustrato con grande accuratezza come molte delle idee più efficaci della grande pedagogista e di altri siano confermate e rafforzate dalle ricerche sul cervello. Egli ha, quindi, sottolineato la necessità di ristabilire nei processi di insegnamento il legame imprescindibile tra tecnica e creatività.

Edoardo Martinelli ha riferito nel dettaglio l’applicazione della metodologia utilizzata da Don Lorenzo Milani, focalizzando l’attenzione sulla valore irrinunciabile della motivazione profonda per un efficace processo educativo.

L’appassionato intervento di Regni, arricchito e stimolato dalle relazioni precedenti ha focalizzato l’attenzione dell’uditorio sulle straordinarie potenzialità del bambino, precisate dalle tante ricerche degli ultimi decenni.

Il professore ha, quindi, dibattuto l’efficacia di un rinnovamento pedagogico che si fondi sulla conoscenza delle strutture cerebrali, affinchè i “software” utilizzati dal processo educativo, risultino adeguati alla struttura dell’hardware che è la mente del bambino.

Gaetano Mollo, con un intervento dai toni fortemente emotivi e coinvolgenti, è stato incentrato sull’idea relazione nei suoi molteplici aspetti: uno su tutti la relazione intesa come chiave della crescita dell’uomo e quindi vero obiettivo della pedagogia.

Infine Paoletti ha concluso il convegno attraendo l’attenzione degli intervenuti sulle tecnologie necessarie alla gestione del sapere. Paoletti ha illustrato il sistema R.A.D.R.O.: Riconoscere il sapere, Acquisire il sapere, Differenziare il sapere, Raggruppare il sapere, Organizzare il sapere.

Questo tipo di tecnologia della conoscenza, ha sostenuto Paoletti rappresentano lo strumento indispensabile per rendere produttive quotidianamente le importantissime conoscenze oggi in nostro possesso.

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