Per parlare del Campus internazionale sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza
Una straordinaria occasione per condividere importanti progetti
Nel corso dell’intervista con l’emittente radiofonica emiliana, Patrizio Paoletti, in qualità di Presidente di Fondazione Patrizio Paoletti e Fondazione Albero della Vita, ha illustrato agli ascoltatori il progetto “Campus internazionale sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza”.
Questo progetto rappresenta un punto importante di svolta nell’attività delle due Fondazioni: dopo un anno di intenso lavoro, infatti, è stato possibile portare in Italia 30 bambini e 20 accompagnatori, tra insegnanti e genitori, provenienti da India, Sierra Leone, Venezuela, Cina e da tanti altre nazioni.
È stata un’occasione per lavorare con individui appartenenti a etnie diverse, undici nel caso specifico, sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. I bambini presenti al campus, che Fondazione Patrizio Paoletti e Fondazione Albero della Vita seguono sia a livello pedagogico che a livello assistenziale da più di cinque anni, provengono tutti da situazioni di forte disagio sociale ed economico.
Paoletti ha illustrato ai radioascoltatori il programma che i bambini, costantemente seguiti da specialisti, hanno svolto nel corso del Campus, spiegando come attraverso la sfera ludica i bambini abbiano acquisito consapevolezza sui diritti, per loro irrinunciabili, alla vita, al cibo, alla pace e all’educazione.
Il Campus ha rappresentano inoltre un’occasione di vivere una realtà nuova, diversa, priva delle difficoltà che spesso accompagnano il quotidiano, una vacanza altamente educativa tanto per i bambini quanto per gli accompagnatori, che hanno potuto constatare personalmente l’esistenza di altre persone, nel mondo, attente alle condizioni sociali internazionali, e riscontrare quanto apprezzamento susciti il loro difficile lavoro nei paesi di provenienza.
Il presidente delle due Fondazioni ha ringraziato inoltre il comune e le autorità di Assisi e concluso accennando alla prossima edizione del Campus, che vedrà la partecipazione anche di bambini italiani.