“L’impegno che oggi ci viene richiesto è un impegno di consapevolezza, di crescita personale, perché è solo crescendo interiormente, individualmente, che la nostra crescita feconda l’altro e ci dà non solo speranza, ma certezza che il futuro sarà migliore anche per noi”.
Accade in un preciso momento della vita di rispondere alla domanda: “chi sono veramente?” e la risposta ci chiede di rivedere la nostra vita, di riconsiderare dove siamo in relazione a dove desideriamo andare, di capire se stiamo realizzando i nostri obiettivi, quelli dei nostri sogni, se i valori che li nutrono sono validi per noi. Allora vincere la paura, il dubbio diventa un imperativo categorico.
La felicità si trasforma da un obiettivo spirituale ad uno sociale: la felicità abbraccia la propria forza interiore, ci rende più attenti al prossimo e all’ambiente e, infine, partecipi del miglioramento dell’intera collettività.